Raccolta del ferro a Reda

“Pace a questa casa”: benedizioni pasquali 2022

Nei mesi di aprile e maggio farò visita alle famiglie per portare a tutti la benedizione di Dio. Dice Gesù nel vangelo: “in qualunque casa entriate, prima dite: «Pace a questa casa», se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui” (vangelo di Luca 10,5). Il desiderio di pace è presente in ciascuno di noi, tanto più in questo periodo in cui venti di guerra portano distruzione e dolore nella nostra Europa. Abbiamo speranza di pace per i popoli, per gli uomini e le donne di ogni nazione. Abbiamo speranza di pace anche per noi stessi, per le nostre famiglie, per i giovani che crescono, per gli anziani che invecchiano, per quanti si impegnano a vivere ogni giorno fedeli al proprio amore. Chiediamo a Dio la sua benedizione per tutto questo!

La pandemia ha allentato la presa, finalmente, anche se non è del tutto terminata. Per questo la mia visita sarà necessariamente breve: entrerò in casa, ma sempre tenendo la mascherina; non sarò accompagnato dai chierichetti e non accetterò niente da mangiare o bere; se qualcuno non fosse tranquillo nel ricevere la visita, lo dica serenamente, senza timore di offendere: desideriamo portare serenità e non preoccupazione.

L’orario indicativo è dalle 16.30 alle 19: chi non potesse essere presente può concordare per giorni e orari diversi (cell. 329 1548 299 anche WhatsApp – parrocchiareda@gmail.com).

  • Martedì 26 aprile: Via Selva Fantina (pari da 50 a 72 e dispari da 51 a 109)
  • Mercoledì 27 aprile: Via Reda (pari da 212 a 180 e dispari da 257 a 241)
  • Venerdì 29 aprile: Via Reda (pari da 178 a 126 e dispari da 237 a 221)
  • Lunedì 2 maggio: Via Cangia
  • Mercoledì 4 maggio: Via della Cantina, via Cupa, Via Palazzone
  • Giovedì 5 maggio: Via Pianetta, via Fabbrerie, via Lunga, Via Badiazza
  • Venerdì 6 maggio: Via Saldino
  • Lunedì 9 maggio: Via Sacramora
  • Martedì 10 maggio: Via Burattina, Via Milana, via Corleto
  • Giovedì 12 maggio: Via Argine Montone, via Gasparetta
  • Venerdì 13 maggio: Via Prati, via Modanesi, via Basiago
  • Mercoledì 18 maggio: Via Selva Fantina (pari da 36 a 2, dispari da 31 a 1), Piazza Don Milani
  • Giovedì 19 maggio: Via Birandola (dispari da 5 a 125)
  • Venerdì 20 maggio: Via Birandola (pari da 164 a 58)
  • Lunedì 23 maggio: Via Del Vecchio Borgo, via Birandola (pari da 2 a 52)
  • Mercoledì 25 maggio: Via Caroli, Via Placci (pari)
  • Giovedì 26 maggio: Via Placci (dispari da 1 a 59)
  • Venerdì 27 maggio: Via Placci (dispari da 61 a 89)
  • Lunedì 30 maggio: Via Guido Da Prata

Scarica qui il calendario in formato PDF.

Pizza per il Perù

Qui puoi conoscere nei dettagli il progetto della scuola “Il giardino di Adele”.

Rassegna teatrale 2022

Esplorare la vita con Alpha

Giovedì 7 ottobre parte una sessione online di Alpha: alcune serate interattive per confrontarsi liberamente su vita, significato, Dio. Gli iscritti della nostra zona pastorale saranno “accolti e accompagnati” da Nadia e Luca Raffoni. Per avere il link di accesso, contattare Nadia 333 466 1623.

Rinnovare la vita attraverso i 10 comandamenti

Martedì 12 ottobre alle 20.45 nella chiesa parrocchiale di Reda (via Selva Fantina 51, Faenza) inizia un percorso di annuncio della fede per giovani e adulti attraverso i 10 comandamenti donati da Dio al suo popolo. L’accesso è libero per tutti, non è necessario prenotare; sarà controllato il green pass.

“Può sciogliere i nodi solo l’amore”: l’omelia di don Emanuele Casadio alla sua Prima Messa

Domenica 5 settembre don Emanuele Casadio ha celebrato la Prima Messa nella nostra parrocchia, circondato da amici, parenti e dall’affetto della comunità che lo ha visto nascere e crescere.

Nella sua omelia ha commentato il miracolo di Gesù che, pronunciando la parola aramaica Effatà (apriti), guarisce una persona sordomuta: “subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente” (vangelo di Marco 7,31-37). Pubblichiamo il file audio integrale della riflessione di don Emanuele, breve e diretta: il gesto di Gesù ci raggiunge attraverso il battesimo e si estende a tutta la nostra vita, liberandoci dalle nostre sordità e dai nostri mutismi.

Cena all’aperto dopo la celebrazione, con il taglio della torta

“Insieme a te”: una settimana con il sorriso!

Nel mese di agosto 2021 i ragazzi del gruppo superiori della parrocchia di Reda hanno vissuto una settimana di volontariato con gli ospiti della struttura balneare “Insieme a te” di Punta Marina. Tornati a casa hanno sintetizzato la loro esperienza mostrando in questo breve video le tante sfumature della parola… “sorriso”.

Festa per Emanuele Casadio che diventa prete

Don Emanuele, nato e cresciuto nella parrocchia di Reda, sta per diventare prete: un bel regalo per la nostra unità pastorale e per tutta la Chiesa! Ecco i principali appuntamenti:

  • domenica 29 alle Messe di Reda (ore 11 e ore 20) raccoglieremo offerte per regalare ad Emanuele il calice della Prima Messa (si può donare anche con Satispay al numero di don Alberto 3291548299, commento “regalo calice”)
  • giovedì 2 ore 20.45 a Reda adorazione eucaristica pregando per lui e per le vocazioni al sacerdozio
  • sabato 4 ore 18 nel cortile del seminario di Faenza (viale Stradone 30) ci sarà la Messa di ordinazione presieduta dal vescovo
  • domenica 5 alle 17.30 nel campo sportivo della parrocchia di Reda don Emanuele celebra la sua Prima Messa; al termine ci sarà una cena all’aperto (non viene celebrata la Messa alle 20)

Don Emanuele svolgerà il suo ministero nella parrocchia di Russi come vice parroco.

Un’opera d’arte per il battistero della chiesa

All’inizio del mese di luglio è stata installata nella chiesa parrocchiale di Reda un’opera artistica per completare e arricchire la zona del fonte battesimale. L’opera, realizzata da Gaetano Emanuele Gambino con mattonelle di terracotta ricoperte di foglia d’oro, è collocata a tutta altezza nella parete laterale sinistra della chiesa, al centro della specchiatura delimitata da due pilastri di cemento armato dietro al fonte battesimale.

L’opera si presenta come una cascata d’oro che scende dal cielo verso la terra, secondo il movimento discendente della grazia e dell’amore donati da Dio agli uomini (“l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” – Lettera ai Romani 5,5). La superficie dorata delle mattonelle è stata modellata in modo da suggerire il movimento dell’acqua increspata dal vento: l’acqua che irriga e purifica è elemento essenziale per il battesimo (“ecco, qui c’è dell’acqua, che cosa impedisce che io sia battezzato?” – Atti degli apostoli 8,36). Le mattonelle ricordano anche un roseto fiorito o un albero rigoglioso, memoria di quell’albero di vita che secondo il racconto del libro della Genesi venne piantato dal Creatore al centro del giardino di Eden (“il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare e l’albero della vita in mezzo al giardino” – Genesi 2,9).

La sagoma esterna dell’opera richiama quella della croce: una croce non dolorosa, ma fiorita e luminosa (richiamo alla tradizione armena e copta) per essere segno della vita che vince la morte, del perdono che è più forte del peccato, di un abbraccio caldo che ci accoglie (“per mezzo del battesimo siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova” – Lettera ai Romani 6,4).

Rispettando le linee essenziali e moderne della chiesa, nella nuova opera non sono presenti elementi figurativi ad eccezione di una mano aperta stilizzata che scende dall’alto. È la mano benedicente di Dio Padre riprodotta secondo l’iconografia bizantina, che preferisce non rappresentare Dio interamente (rispettandone il mistero), ma solo attraverso la sua “destra potente” che agisce per fare della storia umana una storia di salvezza (“la destra del Signore si è innalzata, la destra del Signore ha fatto prodezze” – Salmo 118,16). Così la mano del Padre e la croce gloriosa del Figlio, insieme alla colomba dello Spirito che era già presente sopra al fonte, rendono presente tutta la Trinità nella celebrazione del battesimo (“andate e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” – Vangelo di Matteo 28,19).

Questa opera parietale si integra con il fonte battesimale attualmente in uso nella chiesa, composto di due pezzi. Il fonte vero e proprio è una fusione in bronzo appoggiata al pavimento, in cui il bacile per l’acqua del battesimo è sorretto da una struttura che richiama le onde del mare. Inoltre una scultura bronzea sovrasta il fonte emergendo dalla parete retrostante: rappresenta la colomba dello Spirito Santo che aleggia sulle acque, sorretta da un ramo frondoso. Il fonte, rispettando l’uso antico, si trova nella navata laterale sinistra della chiesa vicino ad una porta d’ingresso, per segnalare che con il battesimo i neonati fanno il loro ingresso nella comunità cristiana.

L’esigenza pastorale di intervenire sul fonte esistente è nata per dare maggiore dignità a quella parte della chiesa, creando quasi una “cappella del battistero”. La nuova opera vuole anche connettere in modo più organico i due elementi in bronzo già esistenti. Soprattutto vuole favorire la partecipazione dei fedeli alla celebrazione del sacramento del battesimo, facendone percepire il senso e la bellezza non con le parole, ma con il linguaggio intuitivo dell’arte.