Confessioni il 25 marzo, una “pasqua personalizzata”

Con una certa emozione ci avviciniamo alle celebrazioni pasquali, che un anno fa furono sospese a causa del lockdown: la rinuncia forzata ci aiutò a capire quanto sono preziosi e importanti per la nostra vita i riti della settimana santa. 

Un’occasione da non perdere sarà la serata di giovedì 25 marzo, in cui vivremo una celebrazione penitenziale con diversi preti disponibili per le confessioni. Il sacramento della confessione è una “pasqua personalizzata”, in cui la vita e il perdono di Dio portano luce nelle nostre zone buie. Appuntamento in chiesa alle ore 20.

Da martedì 2 marzo: la Messa prosegue, il catechismo si ferma

Da martedì 2 marzo il nostro territorio è in zona “arancione scuro”: questo provvedimento ha effetto anche sui ritmi della vita parrocchiale. Sono dunque sospese tutte le attività pastorali in presenza: riunioni, formazione, feste e ritrovi. Con la chiusura delle aule scolastiche si ferma purtroppo anche il catechismo: certamente questa è per la parrocchia la conseguenza più dolorosa.

Grazie al Cielo ci sono altre cose che possono proseguire: la scuola dell’infanzia parrocchiale rimane regolarmente aperta e continua ad accogliere i suoi 34 alunni dai 2 ai 6 anni. Anche la vita liturgica e di preghiera prosegue senza interruzioni: Messa quotidiana e festiva, adorazione eucaristica, via crucis… si continuano a celebrare, nel rispetto dei protocolli. I fedeli possono partecipare liberamente: le liturgie sono un motivo valido e sufficiente da indicare, se richiesto, nell’autocertificazione. Si continuano a programmare battesimi, matrimoni, prime comunioni e cresime.

Leggi il provvedimento della nostra diocesi.

Monastero invisibile: pregare per le vocazioni

Non accusare il pozzo di essere troppo profondo, è la tua corda che è troppo corta (proverbio indù)

Facciamo un salto al pozzo della samaritana (Gv 4), quello attorno a cui tante bocche assetate si danno appuntamento e si scopre che Dio non è dove ci sono acqua stagnante, aria asfittica, pesantezza e noia. Dio è dove c’è acqua zampillante. Giriamo attorno al pozzo, quello delle domande scomode a orari improbabili, lì dove una banale faccenda quotidiana diventa incontro decisivo e le parole aprono varchi di novità. Gustiamo per un attimo la screpolatura delle pietre, l’aria calda del giorno, il profumo della menta, il canto delle cicale, il gioco di sguardi, il dialogo che inizia dalle cose della vita e porta molto più in là.

Nel lungo brano evangelico, si nota un’assenza. La brocca c’è e l’acqua pure, ma – precisa la donna – il pozzo è profondo. Allora manca una corda. Indispensabile, ma nessuno la nomina; serve necessariamente, ma non se ne parla. Forse ritenuta ovvia. Associamo l’immagine alla preghiera per le vocazioni: imprescindibile, perché Gesù l’ha chiesta in modo esplicito, ma dimessa, discreta, nell’ombra, magari data per scontata.

Ne scriviamo oggi per riproporvi di partecipare al Monastero invisibile, cordata (appunto) di persone che ogni mese dedicano un po’ di tempo alla preghiera perché l’acqua viva del vangelo riempia le brocche dei giovani e trabocchi in passi di fiducia e generosità.

Ogni corda è un insieme di fili intrecciati: fragili se presi singolarmente; robusti se legati. Per questo la sapienza della Chiesa ci ri-corda (eccola di nuovo) che vale la pena unire le forze: il dono di nuove vocazioni conviene a tutti!

Chi aderisce riceve mensilmente e gratuitamente un semplice sussidio: lungo tutto il 2021 saranno gli amici e le amiche di Gesù ‘della prima ora’ a orientare l’intercessione chiedendo innanzitutto a noi di coinvolgerci e di farci discepoli. Infatti, come non c’è corda del pozzo che non si inzuppi d’acqua, così non c’è preghiera che non esiga e operi trasformazione.

Chi concorda… può prendere contatti con “Ufficio giovani e vocazione” e anche estendere l’invito ad altri. Accordati nel Signore, saremo esauditi. Parola Sua!

L’equipe diocesana del Monastero invisibile

Preghiera di guarigione: celebrazione comunitaria dell’unzione degli infermi

Domenica 14 febbraio ricorre la Giornata mondiale del malato: nella chiesa di Reda alla Messa delle 11 sarà amministrato il sacramento dell’unzione degli infermi. Possono ricevere l’unzione le persone la cui salute è seriamente compromessa per malattia o vecchiaia. Per svolgere il rito in sicurezza, è necessario segnalare in anticipo la richiesta del sacramento, chiamando Maria Ossani (349 099 2487).

In questo anno segnato dalla pandemia Covid-19 la preghiera per gli ammalati è ancora più urgente e necessaria, per ricevere conforto e non perdere la speranza.

“L’esperienza della malattia ci fa sentire la nostra vulnerabilità e, nel contempo, il bisogno innato dell’altro. La condizione di creaturalità diventa ancora più nitida e sperimentiamo in maniera evidente la nostra dipendenza da Dio, perché la nostra salute non dipende dalle nostre capacità” (Papa Francesco – leggi tutto il suo messaggio).

Celebrazioni di Natale

In vista del prossimo Natale, che ancora sarà celebrato “in tempo di Covid”, quindi con la necessità di mantenere le distanze all’interno della chiesa e regolare l’ingresso dei fedeli, abbiamo deciso un significativo aumento delle celebrazioni, in modo che tutti possano trovare posto. Ricordiamo, comunque, che raggiunta la capienza massima di ogni chiesa non sarà più possibile far entrare altre persone: invitiamo quindi ad arrivare per tempo.

Giovedì 24 dicembre

  • Ore 17 Reda
  • Ore 20 Basiago (tendone riscaldato) e Prada
  • Ore 20.30 Reda

Venerdì 25 dicembre

  • Ore 8 San Giovannino
  • Ore 8.30 Reda
  • Ore 9 Prada e Ronco
  • Ore 9.30 Reda
  • Ore 10 Basiago (tendone riscaldato)
  • Ore 11 Albereto, Pieve Corleto, Reda
  • Ore 12 S. Barnaba
  • Ore 18 Reda

Per favorire il sacramento della confessione, invitiamo alla liturgia penitenziale che sarà celebrata per tutta l’unità pastorale nella chiesa di Reda giovedì 17 dicembre alle ore 20.30: insieme a don Alberto e don Antonio, saranno presenti anche altri due confessori da altre parrocchie.

La Messa cambia

Domenica 29 novembre ci sarà un’importante novità per la celebrazione della Messa. Inizieremo infatti ad usare il nuovo messale: la struttura della Messa rimarrà identica, ma molte preghiere saranno cambiate, per essere ancora più fedeli ai testi biblici e della tradizione. Ci vorranno mesi o forse anni per scoprire la ricchezza e la portata di questo cambiamento: il modo di pregare esprime infatti il modo in cui si crede.

La maggior parte dei cambiamenti riguardano le parti lette dal prete soltanto. Alcune invece dovremo imparare a dirle tutte insieme: ecco le modifiche che interessano tutti e che dovremo imparare a dire insieme.

  • Confesso: per due volte in questa preghiera si inserisce il riferimento “fratelli e sorelle” al posto della sola parola “fratelli”.
  • Signore pietà: questa litania sarà ora fatta in greco, con le antiche parole “Kyrie eleison, Christe eleison, Kyrie eleison”.
  • Gloria: con una traduzione più fedele al vangelo, diremo “pace in terra agli uomini amati dal Signore”, non più agli uomini “di buona volontà”.
  • Padre nostro: le modifiche nella parte finale della preghiera del Signore sono due, “come anche noi li rimettiamo” e “non ci abbandonare alla tentazione”.

Un breve video ci accompagna alla scoperta di queste novità.

https://youtu.be/It-oHHgzgPw

Solennità dei santi e dei morti

Don Marco Donati e don Emanuele Casadio

La ricorrenza dei Santi e dei Defunti si arricchisce quest’anno in modo particolare per la nostra parrocchia, perché saranno presenti con noi le due “primizie” del presbiterio diocesano: don Marco Donati, diventato prete il 5 settembre, e don Emanuele Casadio, ordinato diacono il 25 ottobre.

Solennità di tutti i Santi – domenica 1 novembre: ore 11 S. Messa con omelia di don Emanuele; ore 18 S. Messa.

Commemorazione dei defunti – sabato 2 novembre: ore 7 S. Messa in chiesa a Reda; ore 14.30 S. Messa al cimitero di Saldino; ore 15.30 S. Messa celebrata da don Marco al cimitero di Reda.

Emanuele Casadio diventa diacono

Il giovane Emanuele Casadio, originario della nostra parrocchia, ha concluso il percorso di formazione in seminario e domenica 25 ottobre sarà ordinato diacono. Il diaconato è una scelta di vita permanente ed è un passaggio obbligato per diventare sacerdote.

L’ordinazione, presieduta dal vescovo Toso, sarà all’aperto nel cortile del seminario diocesano. Quel giorno in parrocchia non verrà celebrata la Messa vespertina della domenica (l’unica Messa in parrocchia sarà alle ore 11).

 

Rosario nel mese di ottobre

In parrocchia preghiamo il rosario tutti i giorni di ottobre (tranne domenica 25) alle ore 19.30. Fino a domenica 11 la preghiera è nella chiesa di Reda. Da lunedì 12 invece è nella chiesa di Saldino.

Viviamo in questo modo il mese di ottobre come mese del rosario! Oltre alle intenzioni personali di ciascuno, ci ricordiamo di pregare per l’opera dei missionari nel mondo e per l’ordinazione diaconale di Emanuele Casadio, nostro parrocchiano.

Messe in tempo di Covid

Visti gli attuali protocolli diocesani che richiedono di igienizzare la chiesa dopo ogni celebrazione e considerando che non sarà possibile procedere ad oltranza con le celebrazioni all’aperto, il consiglio pastorale ha deciso che da lunedì 12 ottobre le Messe feriali (dal lunedì al venerdì, ore 20) saranno celebrate nella chiesa di Saldino; le Messe festive (domenica mattina e domenica sera) saranno celebrate nella chiesa di Reda.

Al termine della Messa sarà chiesto ai presenti un aiuto per igienizzare le panche.