Le celebrazioni pasquali si avvicinano ed è ormai certo che le disposizioni governative di contenimento dell’epidemia COVID-19 non saranno allentate: sarà quindi una Pasqua senza la dimensione comunitaria di quei riti da cui la Chiesa da secoli attinge forza e santità. I riti saranno celebrati a porte chiuse: continua così l’invocazione di salvezza per tutto il mondo, ma senza partecipazione diretta della comunità.
Nei prossimi giorni daremo ulteriori indicazioni per il triduo pasquale in parrocchia.
Intanto pubblichiamo le indicazioni date dal vescovo Toso per la nostra diocesi, in cui si afferma che le celebrazioni sono permesse solo nelle chiese parrocchiali e senza la partecipazione dei fedeli (possono essere presenti, oltre al celebrante: un diacono, un ministro, un lettore, un cantore, uno strumentista, un operatore video; queste indicazioni rispettano una apposita Nota del Viminale). Non si organizzino celebrazioni penitenziali, adorazioni eucaristiche, adorazioni della croce, via crucis. I fedeli sono invitati alla preghiera personale e in famiglia, con la liturgia delle ore e con il sussidio preparato appositamente dalla diocesi.