La Caritas della nostra unità pastorale opera con una dozzina di volontari impegnati in vari fronti. L’attività che da subito è stata attivata è quella della distribuzione di viveri offerti dal Banco Alimentare. Anche quest’anno abbiamo potuto continuare, con i dovuti accorgimenti, sia a recarci ad Imola a prelevare i viveri, sia a distribuirli ai nostri assistiti. I viveri raccolti a fine anno scorso nelle nostre parrocchie grazie alla generosità di molti nostri fratelli ci hanno aiutato ad “arrotondare” la distribuzione in momenti un po’ critici; ora nel nostro magazzino sono rimaste poche riserve, ma siamo convinti che dopo la Colletta Alimentare 2020 riceveremo viveri straordinari dal Banco Alcune parrocchie hanno anche dato dei contributi economici; vogliamo ringraziare tutti ed ognuno.
Il gruppo degli ascolti in quest’anno ha acquisito una buona esperienza e una stabile regolarità nell’incontrare i nostri assistiti. Con la presenza, fra i nostri volontari, di persone professionalmente abituate a muoversi fra i bisogni dei deboli, la cura delle persone che si rivolgono a noi si è ampliata a nuovi aspetti: ricerca del lavoro, verifiche sanitarie, formazione e altre attività, accrescendo la collaborazione con la rete di servizi sociali del Comune ed altre associazioni. Abbiamo potuto aiutare molte persone con affitti, bollette, canoni. Stiamo ragionando sulla possibilità di utilizzare le canoniche vuote delle nostre chiese per bisogni di alloggio dei più deboli, in modo più o meno temporaneo. Un nostro volontario sta realizzando corsi di lingua italiana e matematica ad alcune persone che abbiamo incontrato.
Ci piace ricordare come siamo partiti e renderci conto della strada fatta fin qui: tutto iniziò nel 2018 con molti incontri di formazione mensili, senza “fare” apparentemente nulla, facendoci per questo perdere anche qualche amico per la strada. Poi la partenza con i viveri, quasi meccanica, coscienti di dare una aiuto concreto, ma con una scarsa conoscenza delle persone che incontravamo. Fino a quest’anno, in cui finalmente le competenze e le disponibilità dei singoli volontari hanno prodotto servizi specifici, per una cura sempre più efficace, ma anche umana, delle persone che incontriamo. Crediamo che su questa base consolidata siamo pronti ad integrare nuove capacità, nuove idee, e per questo lanciamo l’invito a chi volesse mettersi in gioco di contattare don Alberto per valutare insieme a lui quali opportunità ci possano essere.
Gruppo Caritas – novembre 2020